Sono trascorsi ben due anni da quando la terribile pandemia da Coronavirus ha fatto tristemente capolino nelle nostre vite.
Due anni difficili, non del tutto lasciati alle spalle, che hanno notevolmente modificato il modo di vivere della popolazione globale. Dal ricorso quasi ossessivo alle mascherine, al boom di ordinazioni da asporto di generi alimentari e non solo, il Covid-19 non ha risparmiato nessun ambito della nostra vita.
Non fa eccezione il settore della moda donna, che ha registrato un tracollo dei generi di lusso a favore di capi alla portata di ogni tasca, realizzati in tessuti eco-sostenibili e, soprattutto, pensati per essere indossati da qualunque fisico.
Moda donna, i cambiamenti post-pandemia
Il patinato mondo della moda femminile si è reinventato quasi totalmente dopo il biennio della pandemia.
I social hanno rivestito e rivestono ancora un ruolo importante per restare aggiornate sui trend del periodo. Le donne hanno deciso di tornare ad acquistare nei negozi, senza però rinunciare allo shopping on-line. Il web è un’autentica vetrina su stilisti e marchi pressoché sconosciuti sino allo scoppio della pandemia da Covid-19 e ha fornito una sferzata al settore moda donna online.
La parola d’ordine è: “pochi capi, ma buoni“. Abiti funzionali, tessuti resistenti, ma senza rinunciare ad apparire sempre bellissime. Non manca una strizzata d’occhio a calzature, borse e accessori da abbinare, come al solito, in maniera impeccabile.
Altro aspetto da non sottovalutare in questa continua evoluzione dell’abbigliamento moda donna è l’influenza esercitata da spettacoli e serie TV che tanta compagnia hanno tenuto durante il lockdown forzato.
Show come “Stranger Things“, “La Casa di Carta“, “Bridgerton” e “The Crown” hanno contribuito a lanciare delle vere e proprie tendenze di stile. T-shirt con stampe vintage, soprabiti, capi sontuosi hanno riempito i sogni – e gli armadi! – di giovanissime, così come di acquirenti più mature.
Stile consapevole
Il settore dell’abbigliamento donna Italia ha rivoluzionato completamente il proprio modo di concepire la bellezza, dedicando tempo e attenzioni a perorare cause sociali, ambientali e culturali importanti.
Un cambiamento di veduta che, in verità, era stato avviato, anche se lentamente, prima dell’esplosione della drammatica pandemia da Coronavirus. Le maison, così come i brand low cost si sono dedicati alla realizzazione di collezioni ecologicamente sostenibili, si sono impegnati a supportare cause umanitarie significative e, tramite il lancio delle proprie collezioni, hanno voluto lanciare un messaggio fondamentale: ogni donna è bellissima a prescindere dalla taglia che indossa.
Il concetto di body positivity è divenuto un diktat nell’universo moda post-pandemica. Bandite parzialmente le modelle “stecchino”, creativi e stilisti hanno deciso di abbracciare la causa dell’inclusività delle donne curvy, che non devono sentirsi colpevoli solo perché sfoggiano qualche kg in più.
Si parla, in questo caso, di body conscious: è il sentimento di piena consapevolezza del proprio corpo. Le marche più famose hanno deciso di adattare le proprie collezioni a questa nuova tendenza. Bisogna piacersi, avere fiducia in sé stesse e nella propria figura, che può e deve essere valorizzata con abiti dalla vestibilità impeccabile, che facciano sentire le femmine di ogni età sempre bellissime, seducenti, sicure di sé.
Un’evoluzione insperata, inaspettata, ma che fortuna sta dilagando nel settore della moda abbigliamento donna, anche grazie a questo biennio difficile che ci ha permesso di dare il giusto valore alle cause veramente importanti.