Nel variegato universo dei regimi alimentari salva-peso, la dieta del gruppo sanguigno spicca in maniera particolare.
Pensata negli anni Cinquanta da James D’Adamo, in tempi più recenti da suo figlio Peter e dal medico piacentino Piero Mozzi, l’emodieta organizza i pasti partendo da un principio semplice, ma discusso: l’appartenenza a un determinato gruppo sanguigno.
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Dieta gruppo sanguigno
La dieta del gruppo sanguigno prende il via dalla classificazione del sangue in quattro gruppi: 0, A, B e AB. Stando agli studi di James D’Adamo, il gene del gruppo 0 vanterebbe le più antiche origini; durante il Neolitico sarebbero comparse persone aventi gruppo sanguigno A, seguite da soggetti con gene del gruppo B e, in tempi più recenti, persone aventi il gruppo AB.
Ogni gruppo sanguigno presenterebbe delle caratteristiche peculiari uniche che permetterebbe di assumere determinati alimenti, accantonandone altri.
La veridicità scientifica dell’emodieta, però, non è dimostrata. Gli esperti, infatti, rinnegano le teorie evolutive della famiglia D’Adamo e del dott. Piero Mozzi. A detta dei ricercatori, la dieta dei gruppi sanguigni sarebbe efficace solo grazie alla presenza di alimenti sani come frutta, verdura, cereali.
Nonostante i numerosi dubbi, moltissime persone seguono con costanza questa dieta. Per dare il via alla ricerca della forma perduta, bisogna innanzitutto identificare il gruppo sanguigno di appartenenza; in base a ciò, si potrà seguire il piano alimentare pensato per ogni gene.
Gruppo 0
I soggetti appartenenti a questa categoria vantano un apparato digerente da leoni, avvalendosi anche di un sistema immunitario vivace e di una capacità di sopportare senza problemi una faticosa sessione sportiva.
I soggetti del gruppo 0 potranno mangiare senza problemi carne, pesce e altri prodotti di origine animale. Frutta e verdura vanno consumate in quantità, mentre è sconsigliabile mandare giù porzioni di legumi, di prodotti caseari e alimenti a base di glutine.
Gruppo A
I soggetti appartenenti a questo gruppo sanguigno vantano un sistema immunitario piuttosto delicato, da rafforzare consumando frutta (fresca e secca), verdura e pesce. Alimenti nemici della linea delle persone aventi questo gruppo sanguigno sono carne rossa, latticini e prodotti precotti.
Gruppo B
Fisici possenti, resistenti e adattabili ai cambi in menù: i soggetti appartenenti a questo gruppo possono mangiare quasi tutto quello che vogliono, a eccezione del glutine di frumento, lenticchie, sesamo, granturco e grano saraceno.
Gruppo AB
Nato dalla mescolanza dei gruppi A e B, il gruppo sanguigno nato in tempi più recenti vanta un sistema immunitario più forte. Il rovescio della medaglia, però, è pesante: gli appartenenti al gruppo AB rischiano di sviluppare maggiormente tumori.
Le persone appartenenti a questa categoria dovranno stare attenti agli alimenti avversi ai gruppi A e B e potranno assumere tutti i cibi consigliati agli stessi.
Dieta del gruppo sanguigno, consigli e menù settimanale
L’emodieta propone esempi di menù di sette giorni calibrati ad ogni gruppo sanguigno di appartenenza. Il menù settimanale della dieta include quattro pasti principali (con un solo spuntino), da organizzare tenendo a mente gli alimenti off-limits e quelli concessi. Alcuni elementi sono, però, affini tra loro:
- L’assunzione di un bicchiere di acqua tiepida 30 minuti prima della colazione;
- Mai pesare gli alimenti da assumere durante i pasti;
- Niente carboidrati a cena;
- Assumere preferibilmente alimenti gluten free;
- Mai fare mancare porzioni generose di frutta e verdura di stagione.