Un dolore articolare insostenibile, una tosse persistente e dura da debellare: come gestire tali problematiche? La medicina ci fornisce una risposta esaustiva ed efficace: si chiama codeina.
La codeina è un alcaloide di tipo naturale, perché si estrae dalla pianta di papavero da oppio. Numerose sono le virtù di questo principio che deve essere, però, maneggiato con cura e sempre sotto controllo medico.
La codeina è, infatti, considerato un derivato della morfina e, in quanto tale, è sconsigliato ad alcune fasce di pazienti. Il farmaco a base di oppioide va sempre assunto previa prescrizione del medico curante: gli effetti della codeina sono variegati, coinvolgono numerosi organi e, talvolta, possono anche rischiosi per la salute.
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Indicazioni terapeutiche
Quando possiamo ricorrere alle virtù terapeutiche della codeina? I medicinali contenenti tale alcaloide vengono in genere utilizzati in caso di dolore acuto che non viene alleviato da FANS o altro genere di antidolorifici. In questo caso, il trattamento con farmaci alla codeina non va protratto per molto tempo.
La codeina è, però, principalmente un rimedio efficace per placare la tosse secca. I medicinali con tale principio vengono solitamente somministrati sotto forma di preparato orale (che sia in compresse, granulare, sciroppo o gocce) o, meno frequentemente, per via rettale, sotto forma di supposte.
I farmaci con codeina possono essere assunti “in solitaria”, oppure in concomitanza con altri medicinali, come paracetamolo e ibuprofene, per potenziarne i benefici. La posologia prevede di assumere il medicinale a stomaco pieno, evitando di bere alcolici durante la terapia farmacologica.
Codeina effetti collaterali
Gli sciroppi alla codeina e le altre tipologie a base di questo derivato della morfina sono da ritenersi off-limits per gli under 12: il loro utilizzo, infatti, non solo provoca assuefazione, ma può comportare pericolose conseguenze.
Effetti codeina
- Capogiri, che si manifestano soprattutto nel passaggio da stato di distensione ad assunzione della posizione eretta;
- Sbalzi d’umore;
- Reazioni allergiche di diversa natura (orticaria, allergie respiratorie, ecc.);
- Eritema;
- Angioedema;
- Gonfiore della gola;
- Difficoltà a urinare;
- Shock anafilattico;
- Alterazione del battito cardiaco;
- Convulsioni;
- Nausea, vomito, stipsi;
- Mal di testa;
- Sonnolenza;
- Difficoltà nella deglutizione;
- Pancreatite acuta.
Un sovradosaggio di farmaci a base di codeina può comportare conseguenze anche drammatiche, come il coma profondo e la riduzione della pressione arteriosa. In caso di assunzione di dose eccessiva è importantissimo assumere per endovena il naloxone.
Lo sciroppo a base di codeina, le compresse, le supposte e gli altri formati, sono banditi (salvo diverso parere medico) in gravidanza e allattamento: l’alcaloide può, infatti, attraversare la placenta, causando problemi al feto; la codeina, inoltre, può mescolarsi al latte materno.
Altri pazienti ai quali l’uso della codeina deve essere inibito sono:
- Persone affette da insufficienza respiratoria;
- Soggetti che assumano già altri farmaci oppioidi, o a base di morfina;
- Soggetti affetti da stipsi cronica;
- Persone allergiche alla codeina e ad altri principi attivi.
La raccomandazione, ovvia ma da ribadire, è quella di stabilire con il proprio medico curante il giusto piano terapeutico che preveda l’assunzione di codeina. E’ essenziale, inoltre, segnalare ogni eventuale reazione avversa.