Anna Frank era una bambina intelligente e dalle grandi aspirazioni. Sognava di diventare scrittrice, ma i suoi sogni vennero infranti dall’orrore della seconda guerra mondiale, in particolare dall’occupazione nazista dell’Europa.
Il regime nazista
Anna era ebrea ed era costretta a nascondersi in un appartamento dietro un armadio insieme alla sua famiglia, privata così del mondo esterno che tanto amava osservare. La sua curiosità, tuttavia, non fu spenta: durante la sua permanenza nascosta scrisse un diario, rivelando la sua vita e le sue esperienze durante i lunghi anni di clandestinità.
Anna, come molti altri in quegli anni bui, è stata vittima del regime nazista e, purtroppo, è stata portata in uno dei campi di concentramento di Hitler. Tuttavia, durante la sua clandestinità, ha deciso di scrivere un diario in cui raccontare la sua vita e la realtà che la circondava. Quello stesso diario ci è giunto fino a oggi, e rappresenta un simbolo di testimonianza contro l’Olocausto, servendo da monito affinchè non venga più compiuta una tragedia simile. Anna è diventata così una sorta di eroina, che ha resistito agli orrori nazisti grazie alla sua forza spirituale.
Biografia
Il 12 giugno 1929, Anna Frank, nota anche come Anne, venne alla luce a Francoforte sul Meno, in Germania. Suo padre, Otto, proveniva da una famiglia agiata ed era un imprenditore di successo. Tuttavia, la Germania era stata profondamente colpita dalla crisi finanziaria globale. Di conseguenza, Adolf Hitler, un ex-caporale austriaco, riuscì a manipolare la rabbia della popolazione e incolpare gli ebrei per la crisi economica del paese, consentendogli di prendere il potere nel 1933.
A causa dell’ascesa di Hitler al potere, la famiglia Frank fu sottoposta a continue discriminazioni da parte del Nazismo. Anna e la sua famiglia furono costretti a nascondersi per due anni prima di essere traditi e deportati nei campi di concentramento. L’atroce esperienza di Anna durante l’Olocausto è stata documentata nel suo famoso diario “Il diario di Anne Frank”.
Il nascondiglio segreto di Anna Frank
Anne e Otto Frank si trasferiscono poi ad Amsterdam per la filiale olandese dell’Opetka. Entrambi i genitori sono molto attenti all’educazione delle loro figlie. Otto possiede una nutrita biblioteca ed Anne è una vorace lettrice che presto impara la lingua locale e comincia a scrivere tutto quello che le passa per la mente.
Nel 1939, con l’attacco di Hitler alla Polonia, iniziò la Seconda Guerra Mondiale e gli animi in Olanda si agitarono. A seguito dell’invasione, molti olandesi decisero di fuggire all’estero per sfuggire alle violenze naziste. Così, il padre di Anna Frank decise di trovare un alloggio in cui nascondere la sua famiglia nella parte posteriore della sua fabbrica. Non solo ospitò lui e la sua famiglia, ma anche Hermann van Pels con sua moglie e il sedicenne Peter, e successivamente il dentista Fritz Pfeffer. Durante la loro permanenza nell’alloggio nascosto, Anna Frank iniziò a tenere un diario dettagliato di ciò che succedeva quotidianamente.
Il 4 agosto del 1944, un informatore ha avvertito le SS, la polizia tedesca di Amsterdam. Così, il gruppo di Anne Frank è stato arrestato e inviato ad Auschwitz. Anne e sua sorella Margot sono state quindi trasferite a Bergen-Belsen. Entrambe sono morte di tifo all’inizio del 1945, tra febbraio e marzo. L’informatore non è mai stato reso noto, ma si crede che abbia agito per motivi economici.